Nel Campo X riposano i caduti di varie armi della Repubblica Sociale Italiana. Sono sepolti qui anche molti civili, morti per un semplice motivo: stare dalla "parte sbagliata" in quel momento storico. Sono quasi mille i morti del Campo dell'Onore, uomini e donne, giovani e anziani.
Campo X Campo dell'Onore, Cimitero Maggiore di Milano. Caduti R.S.I.
Pagine
giovedì 1 dicembre 2016
Fascisti! - Il romanzo autobiografico di Armanda Capeder, Enrico Damiani Editore
F A S C I S T I!
quando gli Italiani, quasi tutti, cantavano
"GIOVINEZZA"
FASCISTI!
Enrico Damiani Editore
Pubblicato nel 2015
La donna fotografata in copertina è Unity Mitford
Pubblicato nel 2015
La donna fotografata in copertina è Unity Mitford
"Fascisti!" è un romanzo semiautobiografico, ambientato nella città di Voghera e nella Valle Staffora.
"E' il romanzo di più di una generazione perduta e di una famiglia che del fascismo attraversa le vicende...
La cronaca puntuale del drammatico destino che ha inghiottito un Paese e i suoi abitanti."
Per saperne di più:
Armanda Capeder - Facebook
Armanda Capeder - Scribo ergo sum
Chi è Armanda Capeder
Armanda Capeder. insegnante, scrittrice e giornalista |
Il romanzo è intitolato fascisti e le librerie lo rifiutano di Gianluca Veneziani, Libero, 10 gennaio 2016, pp. 1 e 24
Il romanzo rifiutato dalle librerie (Il Tempo, 4 dicembre 2015)
La notizia, 15 settembre 2015
Congedati Folgore del 25 agosto 2015
Il Giornale d'Italia di Armando Russo
Un romanzo racconta le vendette partigiane contro italiani innocenti (Renato Berio, Il Secolo d'Italia, 8 luglio 2015)
La scrittrice Armanda Capeder nel suo romanzo Fascisti! regala ai lettori una storia tipica di quel luttuoso periodo raccontato da Giampaolo Pansa ne Il sangue dei vinti. Parliamo delle rappresaglie e delle carneficine poste in opera a guerra finita dai partigiani nel Nord Italia. Armanda Capeder dedica al tema appunto il suo ultimo libro (ha scritto anche una biografia del patriota risorgimentale Andrea Brenta) – edito da Enrico Damiani Editore – che è la storia di un onesto italiano qualunque, Luigi Armani, reo di avere – come tanti suoi connazionali – creduto nel fascismo e in seguito incarcerato dai partigiani per vendetta. Una vendetta contrabbandata per “giustizia” che si abbatté a guerra finita su moltissimi italiani che non hanno poi più avuto neanche diritto alla memoria. Racconti perduti passando da una generazione all’altra ma dalla cui conoscenza forse e a distanza di tanti anni potrà emergere quella necessaria pacificazione che sola, nel rispetto delle vittime di ogni colore, potrà mettere la parola fine agli strascichi dell’ultima guerra e dell’odio ideologico del “secolo breve”.
Luigi Armani, dunque. Vive a Voghera, è un impiegato da tutti benvoluto e stimato, che crede in modo fervido nel regime fascista e nel Mussolini capace di “andare verso il popolo”. Visto dalla provincia dove Armani costruisce con fatica e senso di responsabilità la sua famiglia e i suoi affetti, il fascismo è quello della bonifica e di Littoria, anche se quella fede è destinata a incrinarsi con l’entrata in guerra. Caduta la dittatura lo scenario si capovolge: l’ambiente che prima tributava un falso rispetto verso Armani si svela velenoso e infido. L’uomo viene arrestato non prima di assistere al linciaggio di Mario il lattaio, fascista all’acqua di rose ma indicato come “fucilatore di partigiani” contro il quale accanirsi. Il lattaio viene dunque fatto a pezzi dagli stessi clienti ai cui figli faceva dono dei suoi gelati. La famiglia di Luigi Armani non potrà più rivederlo. Resterà a memoria dell’ingiustizia subìta una lettera in cui si dà conto della morte di Armani ucciso da un colpo di postola mentre tentava di darsi alla fuga. Un’evidente scusa in quanto Luigi Armani, viste le condizioni fisiche in cui era stato ridotto dai suoi aguzzini, non poteva certo tentare la fuga. Un romanzo con “intuibili risvolti autobiografici” – ha scritto Cesare Cavalieri recensendolo per Avvenire – in cui l’autrice rende omaggio “a tanti italiani che hanno pagato troppo duramente l’adesione a un sogno svanito tra le macerie di un paese che avevano cercato di servire”.
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Ubicazione:
27058 Voghera PV, Italia
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